Anfotero (figlio di Alcmeone)
Anfotero | |
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Nome orig. | Ἀμφότερoς |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Maschio |
Anfotero (in greco antico: Ἀμφότερoς?, Amphòteros) è un personaggio della mitologia greca, figlio di Alcmeone e della sua seconda moglie Calliroe e fratello di Acarnano[1].
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Il padre Alcmeone rimase ucciso per mano dei figli di Fegeo, poiché questi aveva scoperto il tentativo d'inganno e ordinato di punire l'ospite. Calliroe, allora, pregò perché i due figli divenissero adulti al più presto. Zeus esaudì il desiderio e così i due poterono vendicare l'omicidio del padre uccidendo i figli di Fegeo (Pronoo ed Agenore) che incontrarono mentre erano diretti Delfi. Poi, raggiunta Psofi uccisero anche Fegeo e sua moglie[2].
Inseguiti, Anfotero ed Acarnano ripararono a Tegea dove furono messi in salvo dagli abitanti del posto ed infine proseguirono il viaggio fino all'Epiro, terra dove infine si stabilirono.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Figli di Calliroe su mitologia.dossier.net Rif. 2
- ^ Pseudo-Apollodoro, Biblioteca,libro III, 7, 5-7
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- Ovidio, Metamorfosi, IX, 413-417;
Fonti secondarie
[modifica | modifica wikitesto]- Anna Ferrari, Dizionario di mitologia, Litopres, UTET, 2006, ISBN 88-02-07481-X.
- Anna Maria Carassiti, Dizionario di mitologia classica, Roma, Newton, 2005, ISBN 88-8289-539-4.